Hello, hello? ca-can you hear me?


ci sono davvero moltissime tematiche che vorrei trattare qui nel mio blog e durante la settimana me ne vengono in mente mille e più ma quando mi trovo a tu per tu con la tastiera del computer...niente, non mi viene in mente niente di cui parlare.
questa volta sarò io a risolvere questo problema ma mi farebbe davvero molto molto piacere se vi venisse in mente qualcosa, qualche idea, qualche pensiero che vi piacerebbe leggere qui sul mio blog.
non esiste parole migliore di "altalenante" per descrivere la mia attuale situazione emotiva.
io faccio l'amore e la guerra con i miei pensieri costantemente.
Un minuto odio chiunque mi stia intorno, quello dopo penso che ognuno si meriti un caldo abbraccio.
un giorno dico di amare la vita, quello dopo mi trascino fino alla fermata dell'autobus per poi accasciarmi per cinque ore sul banco.
e mi rammarico per le infinite occasioni che ho perso a causa della mio doppio modo di vivere le cose. Un po' come se fossi una insegna luminosa guasta. qualche volte m'illumino altre rimango spento..e col senno di poi, dopo aver visto i miei atteggiamenti "no", mi rendo conto che la cosa migliore è di regalarmi al cento per cento nei momenti in cui m'illumino.
Non so quanto senso possa avere questo discorso ma mi piaceva rendervi partecipi di questo mio pensiero.
ma ora bando alle ciance, vi mostro la mia card che ho realizzato con lo stamp club kit della whiff of joy..!


le bellissime carte sono della my mind's eye, distressate con distress walnut stain e timbrate con timbro postale di tim holtz.
il topino, come ho già detto, è della whiff of joy, colorato con pastelli caran d'ache pablo e prismacolors.
le bandierine con la scritta "hello" le ho prese da michaels ma non saprei dirvi la marca.
lo spaghetto è della sew easy, il pizzo della the ribbon girl.
e come al solito vi lascio qualche immagine di quelle che mi piacciono tanto e magari una o due citazioni di quelle che mi fanno sempre pensare..





"Me lo ricordo ancora il suo primo ‘ciao’ imbarazzato. E in quel momento pensai che aveva qualcosa in più e che sarebbe stato un casino. Uno splendido casino. Guardai i suoi occhi e capii che avrei sofferto tanto e che forse non ne sarei uscito intero. Ma io, testardo come sono, risposi. ‘Ciao’."



"E comunque avresti dovuto vedere quanti passi ho fatto verso di te,
camminando su fili sospesi in aria delle nostre alternanze,
arrugginiti dalle complicanze,
rischiando di cadere nel vuoto delle mancanze."
-maria auriemma

spero che il mio post vi sia piaciuto, che le immagini, le citazioni e la card vi siano piaciute.
adesso vi mando un bacio di quelli grandi e speciali,
sempre vostro, Alberto.

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